Il cambiamento climatico non è solo una minaccia per il pianeta, ma sta colpendo direttamente il nostro budget e la tavola italiana. Dall’amato caffè alle deliziose banane, dal tonno in scatola al cioccolato, il 23% dei nostri cibi preferiti è destinato a costarci di più. La ragione? Paesi in via di sviluppo, da cui provengono molti dei nostri prodotti, stanno subendo le conseguenze disastrose della siccità, del caldo e delle inondazioni causate dal cambiamento climatico. Brasile, Vietnam, Ecuador, India, Argentina, Uganda e Colombia, sette dei nostri principali partner commerciali, sono tra i più colpiti.

Un esempio lampante è il caffè dal Brasile. I prezzi del caffè sono schizzati verso l’alto a causa di una combinazione letale di siccità e gelate, riconducibili al cambiamento climatico. Questo ha fatto scendere le riserve globali di caffè ai minimi storici degli ultimi vent’anni.

E non è tutto. La produzione di tonno in scatola proveniente dalla Costa d’Avorio è destinata a subire forti colpi a causa dei cambiamenti climatici e della pesca eccessiva, con previsioni di cali fino al 36% entro il 2050. Questo mette in serio pericolo uno dei piaceri culinari preferiti dagli italiani.

Gli esperti avvertono che gli impatti climatici potrebbero stravolgere il nostro stile di vita e le nostre tradizioni culinarie. Per preservare la nostra cultura, dobbiamo intensificare gli sforzi a livello globale per abbattere le emissioni di gas serra e adattarci a un mondo in rapido cambiamento.

La lezione da apprendere è chiara: il cambiamento climatico sta già influenzando la disponibilità e i costi dei cibi che amiamo. Questo è solo un’altro dei tanti danni che abbiamo procurato alla natura e  all’ambiente.  È ora di agire. Governi, aziende e cittadini devono mantenere le promesse ed investire concretamente per combattere i cambiamenti climatici e collaborare per contrastare questa minaccia crescente.

I governi possono incentivare l’uso delle energie pulite come l’energia solare e l’energia eolica per ridurre le emissioni di gas serra. Le aziende e i cittadini possono impegnarsi a ridurre lo spreco alimentare, che contribuisce al cambiamento climatico attraverso le emissioni di metano. Le aziende agricole possono adottare pratiche agricole sostenibili per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la resilienza alle condizioni climatiche estreme. Queste azioni sono essenziali per preservare la nostra cultura culinaria e il futuro del nostro pianeta.