Operazione a tenaglia di Israele a Gaza. Tre lati sotto attacco. L’offensiva prevede la preparazione del campo attraverso il bombardamento anche aereo, diviso per settori per poi penetrarvi da terra. Si stanno preparando ad una estenuante avanzata da terra e dentro al reticolo di cunicoli ancora presenti nel sottosuolo della Striscia.

Così l’esercito israeliano sta gestendo l’assedio della Striscia di Gaza contro le milizie di Hamas. Intanto diverse associazioni per i diritti umani denunciano l’utilizzo di bombe al fosforo bianco da parte di Tel Aviv negli attacchi all’enclave palestinese, utilizzo, ovviamente, che coinvolge i civili.

Diversi foto-giornalisti pubblicano le immagini dei bombardamenti dove è chiaro l’uso del fosforo bianco, una micidiale arma illegale dopo gli accordi internazionali dell’ONU del 1980.

Anche l’agenzia Agi ha rilanciato il fatto citando Rami Abdu, portavoce dell’organizzazione non governativa Euromed Monitor. Il videomaker palestinese Motaz Azaiza e la giornalista Plestia Alaqad, come numerosi altri, inviano ogni giorno immagini sconvolgenti degli attacchi israeliani tra i civili e documentano l’uso diffuso di ordigni caricati con questo micidiale composto chimico.

Lo Stato d’Israele usa uno sistema anti missile denominato Iron dome, uno scudo in grado di contrastare con successo la maggior parte dei missili lanciati da Gaza verso il territorio Israeliano. Gli intercettatori israeliani vengono avvisati dai radar quando i missili palestinesi vengono esplosi da Gaza. La “cupola di ferro” entra in azione quando i colpi minacciano le zone abitate. Hamas sta lanciando piccoli droni caricati con armamenti di piccola e media entità. Questi sono più difficili da intercettare e quindi a volte riescono a colpire i bersagli preordinati.

 Per tutta risposta Israele sta portando affondi violentissimi con un arsenale modernissimo di bombe "intelligenti". Ma ancora carica molti ordigni lanciati su Gaza con il fosforo bianco. Questi ordigni rientrano nella categoria delle armi incendiarie, il cui uso è regolamentato dal terzo Protocollo della Convenzione delle Nazioni Unite su alcune armi convenzionali, firmata a Ginevra nel 1980. In base a questo protocollo le bombe usate da Israele a Gaza sono vietate perché non possono essere impiegate per colpire obiettivi civili e obiettivi militari situati “all’interno di una concentrazione di civili”. 

Nel corpo del documento del 1980 si stabilisce che l’uso di ordigni al fosforo bianco dovrebbe solo avere un utilizzo limitato per “l’illuminazione” dei soli obiettivi militari e per creare “cortine fumogene” per coprire la fuga di truppe militari.

Israele firmò la convenzione ma si riservò l’applicazione sulle armi incendiarie, esattamente come le sta usando adesso, questo, però, non ne giustifica l’uso che configura atti definibili come crimini di guerra.

Ma cosa fanno queste terribili armi? Quali sono gli effetti del fosforo bianco sulle persone? Queste deflagrazioni sono in grado di provocare nelle vittime ustioni gravi e molto dolorose. Il fosforo bianco scatena tutto il suo potenziale quando viene disperso nell’aria e, dunque, quando l’ordigno che lo contiene esplode. L’effetto si protrae anche molto dopo l’esplosione, brucia creando gas tossico ed ustionante perché la combinazione tra aria e fosforo bianco produce l’anidride fosforica che, a contatto con il corpo umano, genera l’acido fosforico, un elemento capace di bruciare rapidamente la pelle, penetra nelle carni ed arriva al tessuto scheletrico compromettendone la struttura ed intossicando l’apparato scheletrico. Se vengono respirati, questi gas, possono corrodere le mucose e gli organi interni, generando un processo che porta all’avvelenamento. Nella maggior parte dei casi, le bombe al fosforo uccidono le persone che ne vengono in contatto. Chi sopravvive, tuttavia, risulta estremamente esposto allo sviluppo di gravi patologie, come l’anemia e la necrosi ossea, ovvero la progressiva erosione del tessuto scheletrico.

L’utilizzo delle bombe al fosforo bianco sono state largamente utilizzate dalla prima guerra mondiale in poi, nelle guerre coloniali in Africa, ma più recentemente in Siria ed in Ucraina, Questa volta, però, il loro uso coinvolge principalmente la popolazione civile. Un crimine nel crimine.