Quando tutti gli eventi ti danno contro, c’è poco da fare; quando tutti ce l’hanno con te, tu poco puoi. Ecco, questo è il sentiment, l’opinione generale, che vuol essere ingenerata nel popolo dal governo di Giorgia Meloni.

Oops, ci siamo persi l’Expo 2030… tutta colpa di Riad che ha tramato alle nostre spalle, mica perché non siamo stati bravi a presentarci ed a fare squadra, a cercare alleanze , a farci vedere pronti, preparati ed efficienti, certo che no, sono loro che ce l’hanno con noi.

Intanto l’opposizione la fa chi sta al governo, vedi Salvini che organizza a Firenze la riunione delle destre estreme compresi gli austriaci di FDP, i belgi di Interesse Fiammingo, i tedeschi di AFD, i neonazisti olandesi di Geert Wilders ed così facendo avvisa Tajani e Meloni: “non possiamo dividerci”, insomma un mezzo avviso di sfratto declamato dalla posizione di destra estrema, che rivendica, sperando di racimolare qualche voto alle prossime europee.

Opposizione sempre dall’interno, intragovernativa, per esempio sulla Nadef. E allora, quale arma di distrazione di massa, i nostri governanti sono in costante ricerca, alla caccia di nemici. La destra ha bisogno di nemici sui quali buttare le colpe della loro imbarazzante incapacità ed impreparazione, frammiste ad arrivismo e spirito di vendetta. Non governano bensì comandano, bella differenza.

E poi la bufala sul pericolo del ritorno di un “governo tecnico” e quindi la impellente necessità di un cambio di modello costituzionale che permetta stabilità e capacità di comando al premier, il cosiddetto “premierato forte”, così da bloccare il nemico, roba da golpe sud americano, anche in questo caso, il loro nemico è la democrazia.

E allora via a dibattiti, accuse, rettifiche, mezze smentire, correzioni di tiro. L’importante è confondere l’opinione pubblica, fare abbastanza caciara, alzare polvere sufficiente per confondere.

Comunque l’uomo forte solo al comando (anche se dovrebbe trattrsi di una donna di nome Giorgia) piace alla base della destra e distrae gli italiani dai problemi veri, seri e reali, intanto un 30% degli italiani, tra cui anche molti elettori della Meloni, non arriva a fine mese ed ancora crede che la colpa sia di qualcun altro? Per quanto?

E quindi, fin che dura fa verdura, via liberissima a vittimismo, bugie e spauracchi. Ma incombe un detto popolare, quello secondo cui “le bugie hanno le gambe corte” e presto molti si dovranno svegliare dal torpore indotto da questo governo di maghi da strapazzo, bravo però nella ipnosi collettiva che fino ad ora ha impastato le coscienze degli italioti.

E’ già passato oltre un anno da quando questo esecutivo ha iniziato la sua marcia su Roma, un anno passato unicamente ad occupare poltrone, gangli del potere ma anche insignificanti cariche di terz’ordine. L’occupazione militare della Rai, la cacciata di tutte, o quasi, le grandi firme serve, ovviamente , a mascherare, nascondere, edulcorare e rafforzare la narrazione governativa dei buoni circondati da nemici, i cowboy di fort Apache circondati dai figli di La Russa.

Il nemico, a volte, è anche tra gli intellettuali come l’attacco scomposto e di gusto squadrista, vai danni del direttore del Museo Egizio di Torino che aveva osato, tempo addietro, di smentire la Meloni. Ma il nemico è anche, ovviamente, l’immigrato al quale viene pretesa una cauzione di 5.000 euro per non essere internati in un centro di identificazione.

Ma poi Lollobrigida e la sua fermata a richiesta non richiesta del Frecciarossa, ultima gaffe di questo governo alla Marchese del Grillo, della serie “io so’ io e voi nun siete un c….”.

Insomma un governo al quale piace comandare. Come per chi sia stato a digiuno per lungo tempo, davanti ad una tavola imbandita impazzisce, così questo esecutivo sembra comportarsi.

Governare, però, è una cosa diversa, la democrazia è cosa diversa. Intanto in Italia i problemi accrescono le disparità, aumentano i divari. La povertà in aumento per l’inflazione galoppante e non controllata. La soluzione governativa ? Il “Carrello Tricolore”. Forse talmente studiato male che nemmeno i peggiori sudditi lo hanno accettato come risolutivo. Un flop totale. Ma e’ pronto un nemico da additare: l’Europa con l’incremento dei tassi d’interesse.

Viene in mente sempre più spesso il detto fascista: molti nemici, molto onore come scriveva su Facebook Salvini già nel 2018 senza nemmeno vergognarsene. Senza scrupoli, senza vergogna, senza capacità di governo ma molto bravi nell’affabulazione, nella narrazione di favole nere, di storie criminali dove le vittime sono ignari cittadini trattati da sudditi.