E se i trattoristi in rivolta fossero strumentalizzati? Sembra molto verosimile.
Le proteste dei “nostri” agricoltori, molto vicini a Lollobrigida e Meloni, ufficialmente sono organizzate per contrastare le politiche agricole UE giudicate troppo restrittive e contro le organizzazioni del settore che non farebbero abbastanza.
I nostri cosa chiedono? Vorrebbero poter concimare chimicamente senza restrizioni, utilizzare pesticidi ed erbicidi come fatto sinora (tra poco dovrebbe entrare un limite riduttivo del 20%), l’abbandono del set aside del 4%, il divieto della produzione e commercio della carne coltivata, la revisione della PAC, l’annullamento dei contratti commerciali con il Sud America per l’importazione di carne e diverse altre richieste tutte comunque volte ad annullare la svolta verde.
Non sembra abbiano chiaro che continuando così fanno il gioco delle multinazionali che dicono di voler contrastare. Dovrebbero invece puntare sulla qualità, sui prodotti di nicchia, sul bio. Tutte cose che non temono rivalità, invece…
