“Buongiorno America! O dovrei dire, buongiorno Trump-landia? Mentre l’Italia si sveglia, New York va a nanna con un nuovo incubo: il ritorno del parrucchino presidenziale!

I Democratici hanno fatto un faccia a faccia con la realtà, e la realtà ha vinto per KO tecnico. Pare che ripetere ‘l’economia va benissimo!’ mentre la gente conta gli spiccioli per la spesa non sia stata una strategia vincente. Chi l’avrebbe mai detto?

Gli americani sono convinti che i loro figli vivranno peggio di loro - finalmente qualcosa in comune con noi europei! - e che i prodotti Made in USA siano meno attraenti di quelli cinesi. Che umiliazione: battuti anche nella gara del consumismo.

La coalizione vincente? Un’allegra brigata di bianchi arrabbiati, neri spaventati e ispanici che hanno chiuso il ponte levatoio dopo essere entrati nel castello. Tutti uniti dal motto ‘Non c’è più posto nella locanda America!’

Netanyahu festeggia licenziando il ministro della Difesa come se fosse un cameriere in prova. Tanto, chi ha bisogno di un ministro della Difesa quando hai una guerra in corso?

Le destre europee brindano alla vittoria di Trump come tacchini che festeggiano il Giorno del Ringraziamento. Non hanno ancora capito che saranno i prossimi sul menu: vino francese tassato al 200%, auto tedesche trattate come carriole cinesi, e l’Italia costretta a spendere in armi quanto pesa il suo debito pubblico.

L’impero americano ha finalmente gettato la maschera del ‘difensore della democrazia’: ora è solo muscoli e niente cervello. Come un bodybuilder che ha esagerato con gli steroidi.

Bentornati nel Medioevo 2.0, dove l’unica frontiera è quella del buon senso!”

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