Ah, la nostra adorata Giorgia! Che spettacolo teatrale ci regala ad ogni conferenza stampa! Peccato che da due anni e mezzo questi indimenticabili incontri si contino sulle dita di una mano e con l’avanzo!

Un repertorio di espressioni facciali degno della Commedia dell’Arte - dalle smorfie olimpiche al celebre “oddio-che-devo-sentire” che farebbe impallidire Totò. Chi ha bisogno di Netflix quando abbiamo questi show in diretta da Palazzo Chigi?

E che dire della sua brillante analisi su Musk vs Soros? Davvero illuminante! Perché preoccuparsi di chi possiede una delle più grandi piattaforme di comunicazione al mondo? Molto meglio concentrarsi su chi fa beneficenza - decisamente più pericoloso, no?

La questione del rimpasto poi è un capolavoro di strategia politica: non si può toccare nulla perché altrimenti crolla il castello di carte! È come giocare a Jenga con i ministri: togli Santanché e rischi che ti cada addosso pure Lollobrigida con le sue memorabili uscite sul “bio-ring”.

E che dire della “sala d’aspetto” di Fratelli d’Italia? Un gioiello di architettura minimalista, talmente piccola che per fare un congresso devono prenotare un armadio! Ma d’altronde, chi ha bisogno di competenze quando hai la nostalgia?

Il trionfalismo poi! “Tutto va bene, madama la marchesa!” mentre l’italiano medio si chiede se può permettersi sia il riscaldamento che la pasta. Ma tranquilli, in Germania stanno peggio - se non consideriamo stipendi, servizi e qualità della vita, ovviamente.

E infine, la politica estera: un magnifico esercizio di equilibrismo! Come in un circo, la nostra funambola nazionale cerca di tenere il piede in tutte le scarpe possibili. Trump o Europa? Musk o Merz? Netanyahu o Iran? Perché scegliere quando puoi fare il grand tour delle contraddizioni?

Ma hey, solo il 72% degli italiani pensa che stiamo andando nella direzione sbagliata! È un successo, no? Dopotutto, chi ha bisogno di sanità funzionante quando puoi avere delle bellissime smorfie in conferenza stampa?

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