Per fortuna che abbiamo Mattarella. Sì, sembra quasi un ritornello ormai, ma mai come in questi giorni appare evidente quanto sia fondamentale la presenza al Quirinale di un uomo che antepone il rispetto della Costituzione a qualsiasi altro interesse.

Grazie Presidente, per essere ancora una volta l’ultimo argine contro provvedimenti che rischiano di minare le fondamenta stesse della nostra democrazia.

Il recente caso del Ddl Sicurezza rappresenta l’ennesima dimostrazione di come Sergio Mattarella stia vigilando instancabilmente sui valori della nostra Repubblica. Con fermezza e rigore istituzionale, il Capo dello Stato ha fatto sapere alla premier Meloni che non firmerà uno “scempio incostituzionale e sgrammaticato” che viola principi fondamentali del nostro ordinamento.

La bocciatura informale, ma inequivocabile, si concentra su punti particolarmente critici: il divieto di vendere Sim ai minori stranieri non accompagnati – negando loro persino il diritto fondamentale di comunicare con le proprie famiglie lontane; la carcerazione per donne incinte o con figli sotto i 12 mesi; le aggravanti sproporzionate per chi manifesta contro le grandi opere; le pene draconiane per i manifestanti, anche quando protestano per cause nobili come la difesa dell’ambiente; e l’inquietante collaborazione tra servizi segreti e università.

Il messaggio del Quirinale è cristallino: “Cambiate la legge, altrimenti ve la boccio”. Una posizione di principio che dimostra come il Presidente stia adempiendo al suo ruolo più alto: garantire che le leggi rispettino la nostra Carta fondamentale.

Grazie, Presidente Mattarella, per ricordarci quotidianamente che la democrazia non è un concetto astratto, ma un valore da difendere con azioni concrete. Il suo operato rappresenta quella “resistenza costituzionale” di cui il Paese ha disperatamente bisogno in un’epoca in cui troppo spesso si tenta di piegare le regole del vivere civile a interessi di parte.

In un panorama politico sempre più polarizzato, la figura di Mattarella emerge come faro di saggezza e moderazione. Non è solo questione di essere d’accordo o meno con specifiche posizioni politiche: è in gioco il rispetto delle regole del gioco democratico stesso.

Per fortuna che al Colle c’è un uomo che non teme di opporsi quando necessario, che non cede alle pressioni, che continua a rappresentare quella “coscienza repubblicana” di cui l’Italia ha più che mai bisogno.

Grazie, Presidente, per essere l’ultimo baluardo della nostra Costituzione.