Il cardinale statunitense Robert Francis Prevost è stato eletto come 267° papa della Chiesa cattolica, assumendo il nome di Leone XIV.

L’annuncio è stato dato ieri sera dalla loggia di San Pietro dal cardinale Mamberti. La scelta del nome, che richiama Leone XIII autore della “Rerum novarum”, suggerisce un’attenzione alle questioni sociali.

Nel suo primo discorso, letto da un testo preparato (a differenza dei suoi predecessori recenti che parlavano a braccio), il nuovo pontefice ha enfatizzato il tema della pace: “La pace sia con tutti voi” e “Costruiamo ponti con dialoghi e incontri per essere un solo popolo in pace”.

Donald Trump si è congratulato definendolo “il primo papa americano”, sebbene Prevost non appartenga all’area conservatrice dell’episcopato USA e avesse criticato il vicepresidente Vance per le sue posizioni sui migranti.

Prevost è considerato “il meno americano” dei cardinali statunitensi, avendo vissuto vent’anni in America Latina e servito come vescovo in Perù prima di essere chiamato a Roma da Francesco nel 2023. Nella sua prima apparizione ha indossato i paramenti tradizionali, differenziandosi dallo stile più sobrio di Bergoglio, e ha rivolto parole in spagnolo ai fedeli peruviani.​​​​​​​​​​​​​​​​

Fatto prima vescovo, poi cardinale ed infine Prefetto del Dicastero dei Vescovi, proprio da Bergoglio, ne rappresenta almeno in parte una continuità programmatica.

Queste le buone premesse, ora lo attendiamo alla prova dei fatti. Aver salutato da San Pietro con la frase recitata da Gesù Cristo dopo la Resurrezione e’ già un programma: “la pace sia con tutti voi!”.