C’è un momento preciso in cui smetti di sistemarti i capelli e decidi che il vento può fare quello che gli pare. Non è rassegnazione, è una dichiarazione d’indipendenza.

Guardate questa ragazza: capelli rossi che sfidano la gravità, sguardo che non chiede permesso, una sigaretta che pende con quella nonchalance che non puoi imparare. La puoi solo avere, o non avere.

Il turchese dello sfondo non è casuale. È il colore di chi ha deciso che le regole sono suggerimenti, che il caos può essere una forma d’arte, che l’eleganza non sta nella perfezione ma nell’attitudine.

Viviamo in un’epoca ossessionata dal controllo. Controlliamo le notifiche, i passi, le calorie, i like. E poi arriva una folata di vento a ricordarci che le cose più belle succedono quando molli la presa.

Non sto dicendo di fumare – quello lasciamolo agli anni ‘60. Sto dicendo che ogni tanto serve guardarsi allo specchio con i capelli impazziti e pensare: “Perfetto così”.

Il vento sa quello che fa. Fidati.